Le pietre nella medicina taoista

Questo lavoro costituisce un ampio approfondimento sull’ uso delle pietre nella medicina classica cinese, argomento fino ad oggi poco conosciuto. L’autore grazie ad una profonda esperienza nell’utilizzo di questo metodo completa in modo semplice e pratico l’approccio più adatto per chi ha deciso di avvicinarsi al mondo minerale come via di guarigione secondo la tradizione Taoista.

Le pietre ci legano alla terra e ai nostri antenati, quindi alla nostra linea di sangue, alla radice. La pietra è molto potente e va in profondità, arriva nella nostra costituzione.​

Nella tradizione sciamanica l’utilizzo delle pietre è una costante in tutto il mondo antico, dal Tibet ai nativi americani, per i quali, ad esempio, l’ossidiana possiede la caratteristica di metterci in contatto con gli antenati.

Anche la tradizione medica cinese ricorre alle pietre e ne cataloga in modo molto preciso uso e tipologia. Il medico Lǐ Shízhēn ne spiega in modo sistematico l’uso:

  • La pietra intera, applicata sul corpo
  • La pietra polverizzata, unita all’olio a formare un impiastro, poi applicato sul corpo (per es. l’azzurrite, polverizzata, unita all’olio e messa su articolazioni, ha un grande potere sfiammante).

Le pietre sono usate anche nel fēng shuǐ per muovere le energie e organizzarle nell’ambiente. Inoltre attraverso le pietre si lavora con i 9 palazzi (vedi lezione dedicata).

Per Jeffrey Yuen le pietre sono il fluido della terra. Come riflesso del nostro liquido, e quindi connesse al rene, le pietre inducono radicamento, lavorano sulla nostra energia primordiale.

Pur rappresentando il fluido della terra, le pietre hanno una loro forma. In effetti, all’interno dei cristalli si formano geometrie precise che sono legate alla geometria sacra e agli organi interni:

  • Esagono: i cristalli esagonali risuonano e lavorano con il fegato, le cui cellule hanno forma esagonale;
  • Triangolo: i reticoli triangolari risuonano con il cuore, sulla base di un collegamento stabilito già nella filosofia platonica;
  • Quadrato: i reticoli quadrati risuonano con la milza;
  • Sfera: risuona con l’elemento acqua;
  • Rettangolo: risuona con l’elemento metallo.

I cinesi hanno catalogato un numero elevato di pietre, invece nella tradizione sciamanica se ne usano molto poche. Il motivo per cui lo sciamano non ha bisogno di molte differenziazioni è che egli crea una relazione con la pietra (la pietra è viva) e quindi tramite questa relazione la pietra lavora attraverso il suo spirito evocato. Per esempio, nella tradizione mongola attraverso le offerte (vodka o tabacco) si nutre lo spirito della pietra che in cambio opera la guarigione.

Come sempre, è il sistema di credenze che muove le energie del nostro strumento terapeutico. Le pietre quindi agiscono su organi e visceri (quindi sulla costituzione), ma c’è un legame anche con lo schema tibetano dei chakra, infatti organi e visceri sono legati ai chakra

LA SESSUALITÀ NELLA TRADIZIONE TAOISTA

Questo contributo sulla sessualità secondo la tradizione taoista, raccoglie e sintetizza in modo semplice le varie tecniche per mettere in contatto profondo e armonico le due polarità: maschile e femminile. Si vuole anche sottolineare quanto sia importante conoscere il concetto di predestinazione che nell’atto dell’unione sessuale si fonde tra i due opposti creando un effetto che coinvolgerà i partner ridefinendone il destino.

L’USO DELLA CRISTALLOTERAPIA NELLA MEDICINA CINESE

La medicina delle pietre trae le sue origini dalla tradizione alchemica. In antichità gli alchimisti come Ge Hong studiarono i minerali per scoprirne le proprietà al fine di utilizzarli per il raggiungimento dell’immortalità.  Ogni pietra ha la sua personalità che va scoperta e apprezzata così che ogni giorno che ci applichiamo nel loro utilizzo possiamo rafforzare una vera e propria alleanza che sarà l’ingrediente fondamentale per essere efficaci nella nostra pratica.

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